Addio a Francesco Nuti: il regista è venuto a mancare ieri 12 giugno 2023
L’attore e regista Francesco Nuti aveva 68 anni ed era malato da tempo.
A diffondere la notizia in una nota, la figlia Ginevra assieme ai familiari che ringraziano di cuore il personale sanitario e tutti coloro che lo hanno avuto in cura nel lungo periodo della malattia, in particolare il personale di Villa Verde di Roma.
I funerali si terranno giovedì 15 giugno alle 15 nella Basilica di San Miniato a Monte a Firenze. Per volere della famiglia le esequie si svolgeranno in forma strettamente privata.
La famiglia chiede che sia rispettato il momento di grande dolore “e per questo motivo non intende rilasciare dichiarazioni”.
Addio a Francesco Nuti: attore e regista geniale con una vita travagliata
Attore e cineasta, Francesco Nuti è stato fenomenale in termini di incassi negli anni Ottanta, con film divertenti caratterizzati da una tipica comicità toscana, agrodolce e intrisa di sentimento.
Attraverso un marcato accento dialettale e personaggi che giocano sul tentativo di riaffermarsi nel ruolo dominante all’interno della coppia, Nuti ha interpretato commedie brillanti con tonalità vagamente surreali che hanno riscontrato un successo straordinario: “Io, Chiara e lo Scuro“, “Casablanca, Casablanca”, “Tutta colpa del paradiso”, “Stregati”, “Caruso Pascoski di padre polacco“, “Willy Signori e vengo da lontano” e infine “Donne con le gonne”, un fortunato film che nella stagione 1991/92 ha battuto ogni record di incassi, rappresentando il momento di maggior successo nella sua carriera. In questa pellicola, Nuti ha ricoperto i ruoli di sceneggiatore, regista e attore protagonista, al fianco della bellissima Carole Bouquet.
Nato a Prato il 17 maggio 1955, Francesco Nuti ha debuttato come attore dilettante quando era ancora uno studente, scrivendo personalmente i monologhi. Venne notato da Alessandro Benvenuti e Athina Cenci, che lo vollero nel gruppo “I Giancattivi”. Fu proprio sotto la direzione di Benvenuti che Nuti lavorò per la prima volta nel cinema nel film “Ad ovest di Paperino” (1981), una rivisitazione del repertorio comico del trio toscano.
Con Ponzi alla regia, Nuti ha recitato in tre film che hanno evidenziato la sua comicità originale: “Madonna che silenzio c’è stasera” (1982), in cui ha riproposto il personaggio del film di Benvenuti che lo ha reso popolare grazie anche alla canzone “Puppe a pera”; “Io, Chiara e lo Scuro”, con Giuliana De Sio, per il quale ha ricevuto consensi particolari; e “Son contento” (1983). Queste tre pellicole gli hanno procurato grande notorietà, soprattutto il ruolo di Francesco Piccioli nel secondo film, grazie al quale ha vinto il David di Donatello e il Nastro d’argento come miglior attore protagonista.
Seguendo il successo ottenuto, Nuti ha anche esordito come regista, confermando il suo stile agrodolce nella commedia con “Casablanca Casablanca” (1985), ancora al fianco di Giuliana De Sio, che gli ha valso il secondo David di Donatello. Il film, liberamente ispirato al classico “Casablanca” (1942) di Michael Curtiz, prosegue la storia di “Io, Chiara e lo Scuro”, giocando sulle liti di una coppia in crisi.
Sempre interprete dei suoi film e spesso autore delle sceneggiature, Nuti è rimasto fedele a una comicità delicata, ma talvolta caratterizzata da sfoghi nevrotici, attraverso la quale è stato costantemente analizzato il rapporto uomo-donna in diversi contesti. Dai film come “Tutta colpa del Paradiso” (1985), con Ornella Nuti, a “Stregati” (1986), da “Caruso Pascoski (di padre polacco)” (1988), con la sua fidanzata Clarissa Burt, che lascerà per l’attrice Isabella Ferrari che dirigerà in “Willy Signori e vengo da lontano” (1989), fino a “Donne con le gonne” (1991).
Nel frattempo, Nuti si è dedicato anche alla musica. Nel 1988 ha partecipato al Festival di Sanremo con la canzone “Sarà per te”, successivamente incisa anche da Mina, e ha duettato con Mietta nel brano “Lasciamoci respirare”, scritto dal cantautore Biagio Antonacci.
In seguito, ha affrontato una serie di film deludenti che segnavano una crisi dopo i grandi successi: “OcchioPinocchio” (1994), un’ambiziosa rivisitazione del personaggio di Pinocchio di Carlo Collodi; “Il signor Quindicipalle” (1998), con una brillante Sabrina Ferilli, basato sulla sua passione per il biliardo – già al centro di “Io, Chiara e lo Scuro” e “Casablanca Casablanca”; “Io amo Andrea” (2000), da lui stesso prodotto; e “Caruso, zero in condotta” (2001). Dopo un periodo difficile, è tornato sul set con Benvenuti in “Concorso di colpa” (2005) di Claudio Fragasso, la sua ultima interpretazione cinematografica.
I risultati al botteghino alla fine degli anni ’90, non paragonabili ai successi del decennio precedente, hanno causato a Nuti una profonda depressione e problemi di alcolismo. Le cronache del 2003 hanno anche accennato a un tentato suicidio.
Alla vigilia del ritorno sul set, il 3 settembre 2006, Nuti è caduto dalle scale della sua abitazione, battendo la testa. È stato urgentemente ricoverato presso il Policlinico Umberto I di Roma a causa di un grave ematoma cranico, ed è entrato in coma, dal quale è uscito il 24 novembre 2006.
Gli anni successivi sono stati un vero e proprio calvario per l’attore.
Addio a Francesco Nuti.
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