Cosa ci manca di Roma
Cosa ci manca di Roma: In questo lunghissimo periodo di quarantena a causa della pandemia mondiale da coronavirus a noi romani manca anche la nostra città.
Voglio tralasciare in questo articolo decreti di legge, autocertificazioni, problematiche e polemiche, voglio parlarvi di cosa ci manca di Roma.
Roma è quella città che ti fa impazzire ma senza la quale non sai stare.
Iniziamo da oggi, 1 Maggio 2020, a causa dell’emergenza coronavirus, quest’oggi piazza San Giovanni a Roma non è stata piena.
Il concertone del Primo Maggio ha cambiato location e si è svolto al Teatro delle Vittorie e ci sono state le esibizioni di diversi artisti in collegamento da ogni parte d’Italia.
La piazza di Roma, oggi, è vuota. E manca… Manca la folla, il calore delle persone, quel senso di unione che solo la musica dal vivo sa trasmettere.
Cosa ci manca di Roma, i tramonti
Quando a tardo pomeriggio, in estate, usciamo di casa per fare una passeggiata o per andare a fare un aperitivo, vediamo dei colori che ci fanno letteralmente impazzire.
In quel preciso istante pensiamo che sì, Roma era è la città più bella al Mondo.
Per non parlare poi dei tramonti sul Lungo Tevere e gli aperitivi. La dolce vita è lì.
Tra romani, turisti, stornellatori e artisti di strada che animano la movida romana.
Le passeggiate:
Ogni weekend è buono per esplorare una parte della città sconosciuta.
E ce n’è da esplorare.
Un sabato si va al ghetto, un giorno si va a Testaccio, un altro a vedere Roma dal buco della serratura.
Si parte il Sabato o la Domenica mattina e camminando si fa ora di pranzo, così da scoprire spesso anche posti nuovi dove mangiare, street food o ristoranti tradizionali romani.
Per non parlare poi degli eventi. Ogni settimana c’è un evento, un locale da provare, una mostra a ingresso gratuito in determinati giorni e orari. Roma era è continua scoperta, che lascia sempre soddisfatti.
Le passeggiate tra i fori romani, dove la natura si fonde con la storia in uno scenario senza eguali, arrivando al Colosseo, maestoso simbolo della città e dei romani.
Il cibo dei ristoranti
i carciofi alla giudìa sono talmente interessanti che vale la pena soffermarsi sull’argomento. Piatto tipico della tradizione giudaico-romanesca, questa frittura di carciofi sembra semplice ma non lo è.
L’anima degli gnocchi alla romana fatti con il semolino cotto nel latte, impastato con le uova e infine gratinato con abbondante burro e Parmigiano.
Aprile, capretto gentile: così si dice a Roma, dove l’agnello da latte è considerato una vera e propria leccornia.
Giusto in tempo per il pranzo di Pasqua dunque, l’abbacchio a scottadito allieta le tavole festose di noi romani da parecchio tempo. Ma non quest’anno.
Amatriciana, Cacio e Pepe Carbonara, Gricia e chi più ne ha più ne metta…Ci manca l’allegria di poterli degustare insieme agli amici, in un osteria tra i vicoli di Trastevere o in un ristorantino di fiducia.
Cosa ci manca di Roma, Le bellezze
Perché sarò anche caotica, trafficata e spesso maltrattata ma a Roma dove ti giri ti giri c’è bellezza. Roma è un museo vivente, una città dove ogni angolo, ogni chiesa e ogni piazza nascondono segreti, storie che vanno scoprite e vissute.
Fontana di Trevi. Il rumore scrosciante dell’acqua precede la sorpresa di trovarsela davanti dopo un dedalo di minuscoli vicoli. Opulenta, sfarzosa, accecante, affollata, icona della Dolce Vita, gettarvi la monetina resta sempre un piacevole momento per turisti e non.la
La basilica di S.Pietro, essa stessa un tesoro che racchiude a sua volta capolavori di assoluta bellezza, tra cui la Pietà di Michelangelo e il baldacchino realizzato da Gian Lorenzo Bernini.
Il Pantheon ammirare l’immensa cupola e l’oculus (l’apertura nella cupola), in grado di dar luogo ad un’illuminazione piuttosto unica che lascia a bocca aperta.
Via del Corso, Piazza di Spagna Giardini di Villa Borghese, impossibile racchiudere la bellezza di Roma in un solo articolo, del resto nel corso della storia diverse città hanno avuto l’appellativo di Città Eterna, per esempio Gerusalemme o Kyoto, ma Roma è la prima e l’unica ad averlo conservato per oltre due millenni.
Lo stadio
Eh si, è inutile negarlo Il calcio manca, su questo non ci sono dubbi. Manca a ognuno in forme diverse. Manca ai tifosi, ai calciatori, agli allenatori, ai dirigenti e ci sarà tempo per litigare sui colori adesso abbiamo partite più importanti da vincere, eppure quei cori, quelle bandiere, quelle domeniche pomeriggio mancano…
Restare chiusi all’interno della propria casa aumenta la voglia e il desiderio di tornare per strada e ammirare le bellezze della capitale.
Cosa ci manca di Roma, le abitudini
La sveglia alle 5 del mattino per chi che lavora dall’altra parte di Roma, i 45 minuti sulla Tangenziale che ci mette un impiegato per andare e tornare dall’ufficio.
E poi l’ansia del Lunedì ogni volta che finisce il weekend tanto adesso i giorni sono tutti uguali, struccarsi la sera visto che non ci si mette un fondotinta dai primi di marzo.
E la lista sarebbe ancora lunga: la giacca e la cravatta, l’incubo di dover decidere come vestirsi il venerdì sera, vedere ogni giorno il collega che non si sopporta.
Famiglie e amici da riabbracciare, viaggi, cene al ristorante, gite al mare, progetti da realizzare.
Roma non è una città come le altre. È un grande museo, un salotto da attraversare in punta di piedi.
(Alberto Sordi)