Festival della Sostenibilità a Roma, perché è così importante? Mai come oggi il recupero e il riciclo è importante, anzi direi fondamentale. La preservazione delle materie prime e dell’ambiente è un argomento di gran rilevanza in questi tempi. Per promuovere sempre di più una cultura mirata al recupero di questi beni primari si organizzano laboratori, festival e workshop al fine di sensibilizzare il maggior numero possibile di persone. Proprio da questa premessa nasce il Festival della Sostenibilità a Roma, promosso da Roma Culture in collaborazione con SIAE.
La mission del Festival
Unire la tradizione gastronomica italiana, per meglio dire romana, alle nuove frontiere della cucina: questa è stata la mission del Festival della Sostenibilità a Roma. Il tema del contest è stato “150 anni – Un Capitale di tradizioni”, proprio a rimarcare tale concetto. I partecipanti hanno scelto una ricetta tipica romana, a cui hanno aggiunto un tocco personale. Ogni piatto poi è stato associato a un noto sonetto romanesco, inerente alla proposta stessa. 30 di questi manicaretti sono stati poi analizzati da una giuria qualificata, ma anche da quella social. A sostenere l’iniziativa anche la Regione Lazio, che ha riconosciuto il valore sociale e culturale del Festival.
Le ricette vincenti
A trovare il giusto compromesso tra tradizione e innovazione è stata Alessia Baisi, che si è presentata alle giurie con la ricetta “Sripp-food”. Secondo e terzo posto conquistato rispettivamente da Regina Elisabetta e Elisa Graziani, giunte in finale rivisitando due grandi classici: il pollo con i peperoni e i carciofi alla romana. La giuria social invece ha premiato Melody Maria Ricci, che ha preso ispirazione dalla vita campestre per la sua proposta.
Festival della Sostenibilità a Roma: un nuovo modo di fare Made in Italy
Proprio questo nuovo modo di impiegare le nostre risorse ha dato origine all’idea del Festival della Sostenibilità. Qui food blogger, chef e cuochi della domenica hanno presentato le loro proposte gastronomiche – facendo attenzione all’impiego di ingredienti locali. La tradizione culinaria romana quindi ha fatto da padrona, anche se è stata contaminata da elementi fusion e originali. Si è creato quindi un nuovo tipo di made in Italy, frutto dell’unione di cibi semplici a elementi fuori dal comune. Proprio questo pensare fuori dagli schemi è ciò di cui abbiamo bisogno, per trovare alternative valide e sostenibili a cose di uso comune e quotidiano come la cucina.