Fratelli d’Italia contro Rosa Chemical a Sanremo perché porta il gender fluid sul palco dell’Ariston.
Fratelli d’Italia contro Rosa Chemical a Sanremo, il discorso
“Desta sconcerto la notizia riportata dai media che Manuel Franco Rocati, in arte Rosa Chemical, in gara al prossimo festival di Sanremo porterà, come lui stesso ha affermato, e chiedo scusa per i termini che sto per usare, il sesso, l’amore poligamo e i porno su Onlyfans”.
Lo ha detto la deputata di Fratelli d’Italia Maddalena Morgante intervenendo alla Camera.
“La ‘rivoluzione fluida’ – ha spiegato – era già da tempo al teatro Ariston, ma trasformare il festival di Sanremo, appuntamento che ogni anno tiene incollato allo schermo famiglie e bambini ed è emblema della tv tradizionale convenzionale, nell’appuntamento più gender fluid di sempre è del tutto inopportuno”.
La deputata veronese ha continuato ancora: “Il Festival della canzone rischia di diventare l’ennesimo spot in favore del gender e della sessualità fluida, temi sensibilissimi e che da sempre Fratelli d’Italia contrasta. È inaccettabile che tutto questo possa avvenire non soltanto sulla tv di Stato, che troppo spesso dimentica il suo ruolo di pubblico servizio, non soltanto con i soldi dei contribuenti, ma soprattutto di fronte ai tantissimi bambini che guarderanno la tv per una serata in famiglia”.
Morgante chiude auspicando che ci sia un ripensamento al riguardo: “Nelle ultime edizioni il festival si è trasformato in una vera e propria propaganda a senso unico, un vero condensato della peggiore ideologia che mina e vuole minare l’identità dell’uomo e della donna”.
Fratelli d’Italia contro Rosa Chemical a Sanremo, la risposta del cantante
L’intervento dell’esponente FdI è ovviamente diventato virale in poco tempo e l’hashtag Rosa Chemical è subito entrato nei trending topic.
Tantissimi i commenti. “Un paese letteralmente a pezzi tra crisi climatica, accise sulla benzina, aumenti delle bollette, ma in Parlamento si chiede l’eliminazione di Rosa Chemical da Sanremo. Stiamo messi davvero male” scrive un utente.
“L’Italia tra crisi energetica e climatica, il sistema universitario e scolastico al collasso, i rincari e l’aumento della benzina mentre al governo si discute di Rosa Chemical a Sanremo” scrive un altro.
Il cantante non ha risposto direttamente, ma ha pubblicato una storia su Instagram scrivendo Made in Italy, che è anche il nome del suo ultimo album.
Fratelli d’Italia contro Rosa Chemical a Sanremo, è davvero la prima volta che vediamo qualcosa del genere?
Senza scomodare personaggi che sono sulla bocca di tutti quando si parla di fantomatica rivoluzione gender a Sanremo, ossia l’ormai vituperato Achille Lauro e colui da cui – secondo i nostri amati boomer su Facebook – Lauro avrebbe preso ispirazione: Renato Zero, oggi vogliamo fare ancora qualche passo indietro… e anche al contrario.
Anna Oxa, che proprio quest’anno tornerà al festival della canzone italiana, pare che già avesse indossato un MASCHILISSIMO abito per cantare sul quel chiacchierato palco.
Non ci sono testimonianze di deputati che abbiano chiesto di espellere la Oxa dal contest nel 1978. Anzi, la cantante ebbe pure un enorme successo con la sua Un’emozione da poco.
Ma andiamo avanti.
Nel 1986 Loredana Bertè saliva sul palco con un pancione fino. Non è forse questo un insulto alla famiglia tradizionale, alla maternità, alla donna… anzi è quasi UNA BESTEMMIA se ci pensate bene. Peccato non avere i tweet degli anni ’80. Lei è diventata una cantante famosissima e amatissima proprio per quel suo spirito irriverente e indomabile.
Speriamo davvero che Rosa Chemical porti quello che vuole su quel palco, che sia uno stile provocatorio o uno castigato. Perché il giorno in cui il governo deciderà chi può salire su quel palco in base all’aspetto esteriore, tanto varrà celebrare il funerare della libertà di pensiero ed espressione ed espatriare.
Fratelli d’Italia contro Rosa Chemical a Sanremo.
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