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Giornata Mondiale contro l’AIDS

da | Dic 1, 2021 | Attività, News

Giornata Mondiale contro l’AIDS, si festeggia oggi il 1 dicembre la giornata nazionale per la lotta contro l’AIDS. Per anni l’abbiamo temuta, ma anche imparata a conoscere, grazie ai big dello spettacolo che hanno aperto un dibattito – basti pensare a Freddie Mercury – i tanti film sul tema, e l’impegno e il lavoro di medici e sessuologi. La prevenzione è la migliore arma contro questa infima malattia, che da decenni ormai è una spada di Damocle sulla nostra società – specie in quei luoghi del mondo dove la sanità non è molto sviluppata.

Giornata Mondiale contro l’AIDS: passato e presente

L’epidemia innescata dal virus Hiv si è innescata – o meglio è stata isolata, circa 40 anni fa. Nel 1981 infatti i Centers for Disease Control and Prevention segnalano un’incremento di casi di polmonite, nei giovani omosessuali. Solo 3 anni dopo però si parla del vero e proprio virus come lo conosciamo oggi, isolato e identificato per la prima volta da Robert Gallo. Ad oggi l’AIDS viene considerata “una delle pandemie più distruttive della storia”. E anche se oggi ci troviamo a fare i conti con la pandemia globale del covid 19 non bisogna tralasciare la lotta contro l’HIV.

Oggi le cure sono sempre migliori e più efficaci, e i passi avanti fatti sono molti. Tuttavia ci sono ancora problemi e disagi, legati alla gestione di una piaga sanitaria che ha mietuto milioni di vittime nel mondo. In questa giornata mondiale contro l’AIDS si tracciano un po’ le somme, e si sottolinea l’importanza di proseguire la lotta contro questa malattia, fissando degli obiettivi mirati – come sconfiggere questo “mostro” entro il 2030.

Che cos’è l’HIV?

L’infezione di HIV ad alto grado comporta la compromissione del quadro clinico del paziente, a tal punto che si manifesta l’AIDS (Sindrome da Immunodeficienza Acquisita).

Ad oggi nel mondo ci sono più di 37 milioni di persone positive all’HIV, la maggior parte delle quali ha una fascia di età che va dai 15 ai 24 anni. Sono quasi 700 mila i morti per le complicazioni legate al virus.

Un virus sconfitto?

Oggi i progressi si traducono in nuovi farmaci e terapie. Per esempio c’è la possibilità di sottoporsi alla profilassi pre esposizione (PrEP), una tecnica molto innovativa rivolta ai soggetti HIV negativi. Nella pratica consiste nell’assumere farmaci antiretrovirali, per ridurre i rischi di infezione all’HIV. I partner di pazienti positivi possono assumerne una dose quotidianamente, per un’azione più efficace. Nel caso di rapporti sessuali, specie anali, è garantito un altissimo livello di protezione. La PrEP ovviamente agisce soltanto sull’AIDS, e non su tutto il resto delle malattie sessualmente trasmissibili.

I dati però ci aiutano a capire quanto questo virus sia ancora attuale e persistente, nonostante il silenzio medico relativo alla malattia. L’infezione colpisce le persone a livello fisico, ma anche (e forse più profondamente) su un piano psicologico. Sono compromesse le relazioni interpersonali, e la sfera sessuale non dà soddisfazioni tra i soggetti positivi al virus. Moltissimi affetti da AIDS hanno dichiarato di aver diminuito pesantemente i rapporti sessuali dopo la diagnosi, specie per paura di contagiare il proprio partner.

 

 

Giornata Mondiale Contro L'Aids 1_12

Come si può contrastare?

La migliore arma per combattere l’AIDS è l’educazione sessuale, specie tra i più giovani. Nella giornata mondiale contro l’AIDS si ricorda quanto sia importante inserire dei programmi educativi anche nelle scuole, per giocare d’anticipo. Eliminare i comportamenti sessuali a rischio può aiutarci a evitare la diffusione del virus. Nella società di oggi anzi la sessualità è ancora un argomento tabù! Gli esperti del settore però, sessuologi e psicologi, sono pronti a sostenere i giovani e trasmettergli le giuste conoscenze.

Oggi in Italia non esiste una legge che indica l’obbligatorietà di un programma scolastico che include l’educazione sessuale.

La coscienza di ognuno di noi dovrebbe aiutarci a identificare quali comportamenti sessuali sono a rischio, se non altro per salvaguardare la nostra salute. Avere rapporti sessuali non protetti è molto rischioso: l’uso del profilattico è indispensabile (sia nel caso di sesso occasionale che di partner fissi). Proteggersi vuol dire prevenire, e avere premura della nostra salute e di quella del nostro partner. Nel presente ci sono ancora molti problemi legati a questo virus, anche se sono diversi da quelli di 40 anni fa.

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