Green Pass cancellato? Ecco le informazioni che indicano che il certificato verde è in via di cancellazione. Si fanno ipotesi anche sulla possibilità di ricevere tamponi gratis. Tutto vero o sono solo chiacchiere? Scopriamolo insieme!
Il Belpaese è ora nella prima settimana di Green Pass obbligatorio anche sul posto di lavoro, e già si valuta la revoca del decreto. Dopo le proteste che ci sono state in diverse zone d’Italia il Governo non può ignorare le richieste dei cittadini. Questi vogliono cancellare il Green Pass, e anche un abbassamento dei prezzi dei tamponi (se non addirittura riceverli gratuitamente).
Solo venerdì il numero dei certificati di malattia registrati è aumentato del 23 %. Si teme un’impennata delle defezioni sul lavoro.
Queste richieste potrebbero essere accolte per paura di scombussolare e creare disagi nel mondo del lavoro. Salvini parla di modifiche a novembre, mentre Fedriga (governatore del Friuli Venezia Giulia) ne ipotizza l’entrata in vigore il 31 dicembre 2021 – quando cioè sarà revocato lo stato di emergenza. A quanto si vocifera sarebbe proprio la fine dell’anno la data più papabile per la scomparsa dell’obbligo del Green Pass.
Green Pass cancellato: quando?
Nessuna la certezza, per ora, proveniente da fonti governative. Dai vertici ci fanno sapere che si procederà gradualmente affinché si attui il Green Pass cancellato. La priorità per ora è riaprire al 100 % alcune attività che ancora sono penalizzate, come le discoteche per esempio. Dopodiché verranno revocati, uno alla volta, diversi obblighi. I primi? Quello di indossare la mascherina, seguito dalle distanze di sicurezza. Anche la terza dose del vaccino deve essere somministrata, per raggiungere e mantenere un’immunità del 90 %. Solo dopo aver effettuato questi step si potrà discutere di eliminare la certificazione verde.
In ogni caso, prima di fare qualsiasi mossa, ci si dovrà accertare che non ci siano danni e rischi collaterali – come varianti pericolose e cluster di polmoniti.
La situazione oggi
Ad oggi sono circa 100 milioni i Green Pass scaricati, con un incremento notevole negli ultimi giorni – per via dell’obbligo per i lavoratori. Solo questo weekend infatti sono stati 2,5 milioni i certificati emessi. La metà però sono provvisori, cioè derivanti da tamponi. Nonostante questi dati sono ancora 3 milioni i lavoratori sprovvisti di vaccino: impensabile dedurre che tutti si muniranno di tampone prima di presentarsi sul luogo di lavoro. Questo decreto potrebbe causare un assenteismo di massa sul luogo di lavoro. A rischio soprattutto le piccole aziende, che possono pensare di avere meno possibilità di esser controllate.
Effettuare un tampone ogni 48 ore però potrebbe causare diversi disagi ai cittadini. Per prima cosa si creano file e code immense di fronte le farmacie. Poi c’è in ballo un fattore economico: effettuare un tampone ogni due giorni potrebbe costituire una spesa non indifferente!
Green Pass cancellato e tamponi gratis?
Un’altra cosa di cui si discute è la possibilità di elargire gratuitamente i tamponi, o comunque di farli pagare a un prezzo ridotto. Questo per venire incontro ai milioni di dipendenti che dovranno effettuarlo ogni due giorni. La Lega vuole eliminare gli aspetti più rigidi del decreto. Quello che propone è un prezzo calmierato per i tamponi, e un allungamento della validità degli stessi (da 48 a 72 ore). Il Movimento 5 Stelle anche ha a cuore tematiche affini con l’opposizione. A quanto pare Giuseppe Conte “sta cercando un punto di caduta tra le diverse spinte che arrivano dal gruppo parlamentare”.
Il M5S pensa di richiedere un’esenzione dall’obbligo del Green Pass per tutti quei lavoratori che svolgono attività in solitaria o all’aperto.
Per ora i tamponi non sono gratuiti, ma c’è una doppia ipotesi da valutare. O verranno elargiti gratis (ma soltanto per chi ne ha diritto) oppure verranno venduti a un costo irrisorio. In linea teorica il costo di un tampone dovrebbe aggirarsi intorno agli 8 euro.