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Maurizio Costanzo

da | Feb 25, 2023 | Attualità, News

Maurizio Costanzo (Roma, 28 agosto 1938 – Roma, 24 febbraio 2023) è stato un giornalista, conduttore televisivo, conduttore radiofonico e sceneggiatore italiano

Maurizio Costanzo biografia

Nato da una famiglia di Ortona, Maurizio Costanzo ha iniziato la sua carriera di giornalista molto giovane, subito dopo aver conseguito il diploma in ragioneria nel 1956. Successivamente si è dedicato all’autorato radiofonico e televisivo.

Nel 1963 ha sposato la fotoreporter Lori Sammartino, mentre dal 1973 al 1984 è stato sposato con la giornalista Flaminia Morandi, dalla quale ha avuto due figli. Costanzo e la Morandi si sono separati alla fine degli anni ’70.

Negli anni ’80 ha avuto una relazione con l’attrice, regista, sceneggiatrice e doppiatrice Simona Izzo. Nel 1989 si è sposato con la conduttrice televisiva Marta Flavi, ma il matrimonio è terminato con il divorzio nel 1995. Infine, nel 1995 si è sposato con Maria De Filippi in una cerimonia civile presso il Comune di Roma, e nel 2002 la coppia ha adottato un bambino.

Nella puntata del Maurizio Costanzo Show del 5 novembre 2022 ha rivelato di aver avuto un legame con l’attrice Giovanna Ralli nella sua giovinezza, probabilmente nei primi anni ’60.

Maurizio Costanzo è morto a Roma il 24 febbraio 2023 all’età di 84 anni.

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Maurizio Costanzo gli esordi

Maurizio Costanzo coltivava fin da giovane il sogno di diventare un giornalista e nel 1956, appena diplomato in ragioneria, inizia la sua carriera come cronista al quotidiano Paese Sera di Roma.

Nel 1957, viene assunto come parte della redazione del Corriere Mercantile di Genova.

A soli 22 anni, comincia a collaborare con TV Sorrisi e Canzoni e ha l’opportunità di intervistare Totò.

Nel 1960 diventa caporedattore della redazione romana del settimanale Grazia. Nel 1963, fa il suo esordio come autore radiofonico per uno spettacolo intitolato Canzoni e nuvole, condotto da Nunzio Filogamo e affidatogli da Luciano Rispoli, allora caposervizio del varietà a Radio Rai.

Nel 1966, è coautore del testo della canzone Se telefonando, scritto insieme con Ghigo De Chiara, con la musica di Ennio Morricone e portata al successo da Mina.

Maurizio Costanzo è anche noto come co-ideatore del personaggio Fracchia, creato e impersonato da Paolo Villaggio. Costanzo scoprì Villaggio nel 1967 e lo incoraggiò a esordire in un cabaret di Roma.

Nel 1969, scrive il copione dell’originale televisivo “Sposarsi non è facile” per la rubrica RAI Vivere insieme di Ugo Sciascia. Nel 1970, conduce la trasmissione radiofonica di successo Buon pomeriggio con Dina Luce.

Il Maurizio Costanzo Show, invece, è un programma televisivo di grande successo che va in onda dal 1982 al 1996 su Canale 5 e poi dal 1996 al 2008 su Rete 4.

In questo show, Costanzo si è guadagnato la fama di “re del talk show” grazie alle sue interviste a personaggi di spicco del mondo della politica, dello spettacolo e dell’arte.

Maurizio Costanzo la carriera

A partire dalla seconda metà degli anni ’70, Costanzo si dedica alla creazione e alla conduzione di numerosi spettacoli televisivi basati sul genere emergente dei talk-show.

Tra questi troviamo

Bontà loro (1976-1978), che viene considerato il secondo esempio di talk-show nella storia della televisione italiana dopo L’Ospite delle 2 di Luciano Rispoli del 1975,

Acquario (1978-1979), Grand’Italia (1979-1980)

Fascination (1984).

Grazie a queste esperienze, Costanzo ha potuto realizzare il suo spettacolo televisivo più famoso, il Maurizio Costanzo Show (in onda dal 1982, con alcune interruzioni), un talk show registrato al Teatro Parioli di Roma di cui Costanzo è stato anche direttore artistico dal 1988 al 2011.

La particolare tecnica di intervista di Costanzo, caratterizzata dalla capacità di interrompere gli interlocutori in modo tale da far proseguire la conversazione e il ragionamento, ha contribuito al successo di questi programmi. Costanzo è anche noto per la sua abilità nel creare allusioni che siano lasciate in sospeso, quasi come se fossero da completare dall’interlocutore o dal pubblico.

Attraverso il Maurizio Costanzo Show, che nel tempo è diventato il “salotto mediatico” più importante e influente della televisione italiana, sono emersi numerosi personaggi che hanno raggiunto la celebrità televisiva e non solo. Tra questi troviamo:

Vittorio Sgarbi, Nik Novecento, Valerio Mastandrea, Ricky Memphis, Daniele Luttazzi, Alessandro Bergonzoni, Giobbe Covatta, Enzo Iacchetti, Dario Vergassola, Stefano Nosei e Gioele Dix.

In alcune puntate del programma, intitolate “Uno contro tutti”, veniva invitato un solo ospite, solitamente un politico o un personaggio del mondo dello spettacolo, che doveva rispondere alle domande del pubblico, a volte anche provocatorie.

Maurizio Costanzo la carriera e il lavoro

Negli anni ’70 e ’80, Maurizio Costanzo ha scritto diverse opere teatrali di successo, tra cui Cielo, mio marito!, che è stata portata al successo da Gino Bramieri e Ombretta Colli.
Ha anche scritto la sceneggiatura di molti film, tra cui quattro diretti da Pupi Avati.
Nel 1977 ha invitato l’allora semi-sconosciuto Luciano De Crescenzo nel suo programma Bontà loro e ha promosso la sua opera prima Così parlò Bellavista.
Nel 1978 ha iniziato a dirigere La Domenica del Corriere e l’anno successivo ha assunto la direzione del nuovo quotidiano popolare L’Occhio.
Nel 1982 ha iniziato a condurre il Maurizio Costanzo Show e ha fondato la sua società di produzione, Fortuna Audiovisivi. Ha anche scritto e interpretato la prima situation comedy italiana, Orazio.

Maurizio Costanzo anni 90/2000

Nel 1991, conduce un talk show dal titolo “Dopo cena” per diverse puntate presso gli studi cagliaritani dell’emittente televisiva sarda Videolina.

Nel marzo 1992, debutta su Canale 5 con un nuovo programma di Costanzo intitolato “Guerra o pace”, la cui sigla, “Il mio nome è donna”, è cantata da Lidia Martorana. Nel 1995 viene nominato direttore artistico del Festival Città Spettacolo di Benevento, ma rinuncia alla carica nel 1999.

Dal 6 ottobre 1996 al 14 maggio 2006, è autore-presentatore a “Buona Domenica”, alternando la conduzione alle partecipazioni di altri presentatori come Fiorello, Paola Barale, Claudio Lippi, Luca Laurenti, Enrico Papi, Laura Freddi e Massimo Lopez.

A partire dalle ultime edizioni da lui presiedute, diventano ospiti fissi soubrette e personaggi dalle dubbie doti artistiche, protagonisti di reality-show e della cronaca rosa; tali presenze saranno confermate e questa linea editoriale verrà estremizzata, con il passaggio della conduzione del programma a Paola Perego, nel 2006.

Nel 1997 diviene direttore artistico del Teatro Ciak di Milano, che dirige fino alla stagione 1999. Nel novembre del medesimo anno diventa direttore di Canale 5, la rete ammiraglia di Mediaset, carica che ricopre fino al 3 novembre 1999. Nel 1999 viene nominato presidente di Mediatrade, la società del gruppo Mediaset preposta a occuparsi di tutto ciò che riguarda la fiction televisiva.

Nel 2000 fonda la società Maurizio Costanzo Comunicazione insieme all’imprenditore Alessandro Benetton e alla sua banca d’affari, con l’obiettivo di proporre la consulenza e la gestione di tutto ciò che può riguardare la comunicazione e l’immagine di personaggi pubblici dello star system, di politici e di imprenditori, principalmente nel mondo di Internet. Riveste diverse importanti cariche presso la società Mediaset e intrattiene anche rapporti di consulenza con la rete TV LA7.

Maurizio Costanzo Honorem e Il Romanista

Pur non essendosi mai laureato, nel 2009 ha ricevuto una laurea magistrale honoris causa in Giornalismo, editoria e multimedialità conferita dalla Libera Università di Lingue e Comunicazione IULM di Milano. Durante la sua pluridecennale carriera giornalistica ha collaborato con alcuni dei più importanti quotidiani e settimanali nazionali come Corriere della Sera, Il Mattino, La Stampa, Epoca, Gioia e Film tv. Dal 2004, scrive per il quotidiano Il Messaggero, per i settimanali Gente e Panorama, e dal 2007, collabora anche con Il Riformista.

Nel 2004, è stato uno dei fondatori e collaboratori del quotidiano sportivo Il Romanista, giornale dedicato esclusivamente alla società calcistica Roma, di cui Costanzo si dichiara essere tifosissimo.

Maurizio Costanzo gli ultimi vent’anni

Maurizio Costanzo ha lavorato come conduttore televisivo e radiofonico, autore e opinionista in diversi programmi e trasmissioni.

Ha condotto Bontà sua su Rai 1 dal 2010 e poi Bontà loro dal 2010 al 2011. Inoltre, ha condotto il programma televisivo Italia mia su Rai 1 e Di che talento sei? sempre su Rai 1.

È stato opinionista fisso su Radio Manà Manà e ha condotto il Radio Costanzo Show su RTL 102.5 con Pierluigi Diaco e Jolanda Granato.

Ha anche condotto Scusi, mi racconta San Marino? su San Marino RTV e il Maurizio Costanzo Show su Rete 4. Inoltre, ha collaborato con Rai Storia e Rai Premium, dove ha condotto Bella storia e Memory, e ha tenuto le rubriche Domande e risposte – il commento di Costanzo e Le pagelle TV di Costanzo sul settimanale Nuovo.

Ha anche condotto Parliamone su Rai Premium e Maurizio Costanzo racconta su Mediaset Iris.

Maurizio Costanzo lotta alla mafia

Maurizio Costanzo è stato un amico del giudice Giovanni Falcone e ospite delle sue trasmissioni, e si è impegnato attivamente come uomo e giornalista nella lotta contro la mafia.

Dopo l’omicidio di Libero Grassi, avvenuto appena un mese prima, Costanzo insieme a Michele Santoro organizzò una maratona televisiva Rai-Fininvest contro la mafia. Una delle scene più memorabili della trasmissione fu quella in cui Costanzo bruciò in diretta una maglietta con la scritta “Mafia made in Italy”.

Proprio per questo suo impegno, il 14 maggio 1993 fu vittima di un attentato: una Fiat Uno imbottita di novanta chilogrammi di tritolo esplose a Roma, in via Ruggero Fauro (vicino al Teatro Parioli).

noleggio la mattina stessa, guidata da Stefano Degni, su cui viaggiavano Maurizio Costanzo (che stava tornando dalle registrazioni del Maurizio Costanzo Show) e la sua compagna Maria De Filippi, e una Lancia Thema con a bordo le guardie del corpo Fabio De Palo (rimasto lievemente ferito) e Aldo Re (che subì lesioni legate allo shock). Fortunatamente, non ci furono vittime e gli occupanti della Mercedes rimasero illesi grazie ad un ritardo nello scoppio causato dal telecomando e ad un muretto di una scuola che fece da protezione all’automobile blindata di Costanzo.

Le successive indagini e le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia accertarono che gli autori dell’attentato erano alcuni mafiosi di Brancaccio e che Costanzo era uno dei principali obiettivi da eliminare per Cosa Nostra a causa delle sue trasmissioni.

Dopo l’attentato, Maurizio Costanzo ha vissuto sotto protezione, con un protocollo che prevedeva inizialmente 5 uomini di scorta, poi ridotti a 2.

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