Sciopero dei benzinai 25 e 26 gennaio: arriva la conferma in una nota congiunta delle principali associazioni di categoria dei benzinai diramata domenica 22 gennaio .
Sciopero dei benzinai 25 e 26 gennaio
La comunicazione ufficiale, firmata dai presidenti di Faib, Fegica e Figisc/Anisa, è una risposta alle dichiarazioni del ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso che, ospite in una trasmissione radiofonica su Radio 24, aveva chiesto ai gestori di revocare l’iniziativa.
“Revocate lo sciopero, è solo un danno per i cittadini”.
Queste le parole del ministro Urso a “Il caffé della domenica” su Radio 24.
Adolfo Urso ha voluto lanciare un appello ai benzinai che aderiranno allo sciopero nazionale il prossimo 25 e 26 gennaio, quando è prevista la chiusura delle pompe di benzina, anche in modalità self-service.
Vista la risposta delle principali associazioni di categoria, sembrerebbe che queste parole non siano servite a molto: “Lo stop era ed è confermato e le dichiarazioni del ministro sono l’ennesima dimostrazione della confusione in cui si muove il Governo in questa vicenda”, replicano con una nota congiunta i presidenti di Faib, Fegica e Figisc/Anisa, chiedendo l’intervento diretto di Palazzo Chigi.
Il botta e risposta rischia dunque di chiudere anche l’ultimo spiraglio di dialogo e, come sottolineano i gestori, di “chiudere ogni residua possibilità di concludere positivamente la vertenza in atto”.
Anche i consumatori minacciano uno sciopero degli automobilisti in tutto il territorio nazionale se la decisione dei benzinai non verrà rivista. Le iniziative a cui si sta lavorando e su cui si spera ci sia un coinvolgimento di tutte le associazioni, spiegano da Assoutenti, punteranno a convincere quante piu’ persone possibile a non fare benzina per due-tre giorni. Oppure di fare il pieno solo ai più convenienti distributori self service, o di pagare il benzinaio col metodo del pos e non in contanti, mossa che dovrebbe infastidire i gestori dei distributori.
“C’è un tavolo di confronto che terremo aperto in maniera continuativa finche’ non ci sarà un riordino del settore”, ha assicurato il ministro Urso ai microfoni di Radio24, ribadendo come non vi sia alcuna intenzione da parte dell’esecutivo di penalizzare o, ancora peggio, di colpevolizzare la categoria dei benzinai.
Urso ha quindi parlato di “zone d’ombra che danneggiano coloro che lavorano in piena onestà”, vale a dire la stragrande maggioranza dei gestori. Ma a questi ultimi non è andata giù la spiegazione che ancora una volta il ministro ha dato per motivare le norme che a loro dire li penalizzano, come l’obbligo per ogni distributore di esporre un cartello con i prezzi medi regionali pena il pericolo di essere sanzionati. Quindi lo sciopero dei benzinai 25 e 26 gennaio si farà.
“L’esposizione del cartellone aiuterà i consumatori a scegliere”, così come l’App gratuita che verrà creata per permettere ai cittadini di individuare nella loro area la pompa di benzina più conveniente, ha spiegato il ministro, tornando poi sulla questione del mancato rinnovo del taglio delle accise.
“È stata una scelta ben precisa del governo. La riduzione delle accise è stata fatta in un momento straordinario e a tempo, ma ha portato beneficio soprattutto ai più abbienti. Noi abbiamo invece deciso di destinare le risorse a disposizione per i meno abbienti, alle imprese e alle famiglie, soprattutto quelle più numerose. Nei momenti di crisi si aiutano i più deboli”.
“Il governo continua a chiedere trasparenza e noi l’abbiamo offerta in tutti i modi”, è stata la risposta delle associazioni di categoria.
“Quello che non ci si può chiedere è di autorizzare nuovi adempimenti e nuove sanzioni a carico dei gestori. Questo no. Al ministro abbiamo avanzato proposte concrete, le valorizzi senza scaricare la responsabilità delle sue esclusive scelte sulla pelle dei benzinai”.
“Le organizzazioni di categoria hanno sempre sostenuto la necessità di un confronto aperto fino all’ultimo minuto utile prima dello sciopero, che era e rimane confermato”, aggiungono Faib, Fegica e Figisc/Anisa.
Queste le motivazioni che hanno portato le associazioni di categoria per giustificare lo sciopero dei benzinai 25 e 26 gennaio.
Sciopero dei benzinai 25 e 26 gennaio.
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